Artrite
Esistono vari tipi di artrite, la più nota è l’artrite reumatoide. Poi ci sono ancheartrite gottosa (gotta), artrite psoriasica, l’artrite reattiva, artrite settica.
Sintomi
I sintomi principali dell’artrite reumatoide sono:
- il dolore,
- il ginfiore,
- la rigidità articolare.
Può causare anche sintomi di carattere più generale e infiammazioni di altre parti del corpo.
Diagnosi
Come curare
Certamente è importante intervenire presto, e di solito il medico affida una terapia farmacologica per bloccare o rallentare la deformazione ossea e le conseguenti limitazioni. Insieme ai farmaci di solito il medico consiglia di prestare attenzione al peso, di seguire una dieta sana e di lavorare al rinforzo muscolare, senza sovraccaricare le articolazioni, anzi risparmiandole.
La fisioterapia in caso di artrite viene effettuata soprattutto per il rinforzo muscolare, che contribuisce ad amplificare gli effetti positivi delle altre terapie seguite.
La chirurgia è sempre considerata come l’ultimo approccio curativo da proporre.
Termine "esosomi"
Come risultato della loro attività vitale, le cellule secernono varie "bolle" o vescicole, con l'aiuto delle quali le cellule trasmettono segnali ad altre cellule del corpo. La dimensione delle vescicole varia da decine a migliaia di nanometri.
Gli esosomi sono una frazione di vescicole che trasportano le principali informazioni di segnalazione cellulare. Anche il contenuto varia, ma sempre sono presenti piccole molecole
Inalazione di esosomi
La durata dipende dale prescrizioni del medico.
Per via intranasale in entrambe le narici.
Usare 2-3 volte al giorno.
Conservare il prodotto esosomiale in frigorifero.
È SICURO?
SICUREZZA
Il discorso sulla sicurezza delle cellule staminali mesenchimali autologhe (del paziente) sembra più evidente perché vengonoprelevate dal corpo del paziente e quindi vengono accettate al 100% dal suo sistema immunitario.
Ma lo stesso discorso vale anche per le cellule allogeniche.
Le cellule staminali mesenchimali di un donatore non provocano rigetto perché sono immunoprivilegiate, non vengono riconosciute dal sistema immunitario come un corpo estraneo. La maggior parte delle cellule oltrepassa la bariera ematoencefalica, per cui la loro quantità nella somministrazione leggermente supera quella necessaria ne modo che la giusta percentuale delle cellule riesca ad arrivare negli organi e nei tessuti danneggiati dalla malattia